Call di selezione per il prossimo laboratorio internazionale e interculturale di ricerca e creazione teatrale del Teatro Simurgh In Cerca Dell’Attore Antico per un Teatro Moderno.

L’Attore Antico, a cui aspiriamo, è qualcuno che possiede una relazione cosciente con il proprio corpo. Con la presenza che gli viene da tale padronanza, diventa capace di arrivare agli spettatori attraverso azioni fisiche viventi, in ogni suo movimento, parola, e perfino in ogni suo pensiero sulla scena. Questo Attore sa quello che dice e quello che fa, nel senso che ne conosce profondamente il significato, e quindi si apre con ogni parte di sé a un ascolto incessante per riscoprire a ogni replica ciò che la sua mente ha già assimilato alla perfezione.

Questo Attore sente il ritmo, ogni volta diverso, del pubblico che ha di fronte, lo prende per mano e lo guida delicatamente al viaggio che lo spettacolo propone ed evoca all’immaginazione. Non si rivolge mai direttamente alla mente dello spettatore, ma utilizza sapientemente ogni vibrazione del corpo, cui lo spettatore risponde in modo naturale. Egli comunica prima e aldilà della parola “detta” e ottiene così la nostra attenzione.

L’Attore Antico non sa solo recitare, ma sa cantare, danzare e spesso sa anche suonare uno strumento. È aperto a tutte le influenze, cerca e si nutre delle più diverse tradizioni ed estende il suo studio a molteplici campi del sapere.

Fiore Zulli

 

Quando e dove

Il laboratorio si svolgerà dal 03 al 09 settembre 2017 a Guardiagrele (CH), suggestiva cittadina abruzzese dalle origini preromaniche situata ai piedi della Majella e a pochi kilometri dal mare.

Per chi e cosa

Si rivolge ad attori professionisti, danzatori, musicisti, cantanti, registi, pedagoghi e studenti di teatro. Propone 7 giorni di piena immersione nella pratica dell’Arte Teatrale studiata da molteplici punti vista.

Un’incontro in condizioni privilegiate di lavoro di gruppo da cui far scaturire riflessioni audaci, scomode, riguardo all’etica, alla disciplina e al senso reale di una funzione conoscitiva che il teatro è chiamato ad assolvere, nella convulsa epoca attuale, come porta aperta sull’invisibile.

Un momento di crescita artistica e professionale quindi, teso a soddisfare necessità più profonde, anche di carattere spirituale, scaturite da inquietudini sempre più urgenti circa il senso della propria arte nell’Italia (e nel mondo) di oggi, aldilà delle logiche prestabilite del mercato teatrale e dei meccanismi delle politiche culturali.

Linee di ricerca

Lungi dall’offrire una tecnica o una idea pedagogica precostituita, il laboratorio propone un modo per aprirsi concretamente e nel momento presente a domande su principi universali ed immutabili che invitano ognuno a percorrere un cammino personale nello studio dell’Arte dell’Attore e del Teatro in generale, ricorrendo alle sue origini ancestrali per meglio comprenderne la funzione possibile nella vita del nostro tempo, partendo sempre dall’identità culturale e dall’esperienza biografica dell’artista.

Si tratta invero di far incontrare i partecipanti su un terreno tutto da esplorare dove, guidati dalla necessità comune di cercare la radice della propria presenza, si possa creare un ambiente di ricerca della Vita in scena attraverso esercizi di diversa natura.

Evitando con cura ogni tentazione ad andare verso risultati formali premeditati, si lavorerà per mettere i partecipanti in condizione di sentirsi liberi di arrischiarsi a rinunciare alla sicurezza di tutto quello che in loro è già conosciuto, per aprirsi a ciò che invece si presenta ignoto.

Gli esercizi e le improvvisazioni sceniche che si realizzeranno si alimenteranno dello sforzo che tutti saranno chiamati a fare per superare i limiti della personale espressività ordinaria e cercare sempre più in profondità quella forza essenziale che vive nascosta dalle posture fisiche, mentali e culturali che formano la nostra personalità.

Carattere internazionale e interculturale

Un tratto distintivo fondamentale di questa esperienza sarà la costituzione del cast di partecipanti che gli daranno vita. Infatti agli artisti italiani e stranieri professionisti (o ancora allievi) da selezionare attraverso questa call, si uniranno altrettanti artisti sconosciuti che stiamo selezionando attraverso dei mini workshop della durata di tre ore ciascuno in diversi centri di accoglienza per immigrati sparsi sul territorio regionale.

Sarà il secondo laboratorio internazionale e interculturale di ricerca teatrale del Teatro Simurgh in Italia dopo quello tenutosi l’anno scorso nell’ambito del Festival Internazionale “Montone, tra il Sole e la Luna 2016”, sempre in Abruzzo.

Piano generale degli esercizi

  • Esplorare lo spazio vuoto come contenitore e metafora del corpo scenico
  • L’intenzione che soggiace all’azione fisica
  • La presenza del corpo che ascolta, ricorda, vede e racconta
  • Il movimento consapevole che si fa danza
  • L’azione vocale e la musica del testo
  • L’origine del canto come arte della narrazione.
  • L’improvvisazione e il montaggio

Negli esercizi e nelle improvvisazioni sceniche saranno presenti anche elementi di danza e si farà ricorso all’uso di maschere tradizionali di Asia, Africa e Sudamerica come strumenti per la comprensione della codificazione del gesto evocativo.

Si lavorerà su canti e musiche di diverse culture del mondo.

Si farà poi riferimento a frammenti di opere di William Shakespeare e di Rabindranath Tagore per quanto riguarda gli esercizi con il testo.

Condivisione e proiezione futura

La sera del settimo giorno si darà vita, nella piazza del borgo antico, a una condivisione pubblica dei materiali di testi, danza, canto, maschere e musica creati durante il laboratorio e montati in forma di spettacolo come offerta e incontro con la comunità.

Questo laboratorio infine è parte del progetto che prevede la creazione di uno spettacolo corale del Teatro Simurgh con un cast completamente interculturale di attori, danzatori e musicisti, selezionati attraverso l’esperienza diretta fatta in questi laboratori.

Requisiti artistici

L’unico requisito richiesto per partecipare alla selezione, ma come condicio sine qua non, è saper cantare. Non si richiede un “curriculum da cantante”, bensì semplicemente la capacità di cantare in modo intonato. In altre parole, il candidato deve essere in grado di riprodurre esattamente e senza esitazione con la voce, la stessa nota o frammento di melodia che ascolta.

Costo, vitto e alloggio

Per tutti gli artisti selezionati, il laboratorio sarà gratuito.

Gli artisti selezionati attraverso questa call avranno pranzo e cena al costo complessivo di 15 Euro giornaliere (7,50 a pasto), con disponibilità di menù vegetariano, in un ristorante affiliato all’evento. Saranno invece alloggiati gratuitamente in una struttura municipale adeguatamente allestita per l’occasione.

Modalità della selezione

Per partecipare alla selezione, l’artista dovrà inviare a info@teatrosimurgh.com

  • Un lettera che esprima sinteticamente la motivazione che lo spinge a partecipare a questo laboratorio.
  • Due foto recenti (primo piano e corpo intero).
  • Il curriculum.
  • Un link video (se disponibile) del suo lavoro artistico.

Tutti i candidati riceveranno una mail di avvenuta ricezione del materiale inviato.

Le candidature saranno ricevute fino all’11 agosto e il risultato della selezione sarà comunicato entro il 14 agosto

SARANNO SELEZIONATI IN TUTTO 22 (VENTIDUE) PARTECIPANTI.

Gli artisti non selezionati riceveranno subito una mail unica di avviso e di ringraziamento.

Gli artisti selezionati riceveranno delle mail personali con istruzioni sulla logistica e su eventuali materiali da leggere o preparare per il lavoro nel laboratorio. Dovranno inoltre mandare entro due giorni dalla notifica una mail in cui confermano la loro partecipazione ed accettano le condizioni indicate.

Orari

Dalle 09:00 alle 12:30 – Laboratorio (esercizi)

Ore 13:00 – Pranzo

Dalle 16:00 alle 19:30 – Laboratorio (improvvisazioni e montaggio)

Ore 20:00 – Cena

In Cerca dell’Attore Antico per un Teatro Moderno è un laboratorio internazionale e interculturale di ricerca e creazione teatrale del Teatro Simurgh, condotto da Fiore Zulli con la collaborazione di Carla Robertson.

È realizzato con il patrocinio del Comune di Guardiagrele e del Consorzio Matrix nei suoi centri accoglienza per immigrati a Vasto, Lanciano, Guardiagrele, Roccamontepiano, Fara Filiorum Petri, Gissi.

Con il contributo finanziario dell’assessorato alla cultura del Municipio di Guardiagrele nonché di un gruppo di imprenditori locali interessati a promuovere lo sviluppo e l’inclusione culturale nel proprio territorio.

 

Fonte: teatro simurgh